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Paolo Tagliaferro, vive a Lonigo in provincia di Vicenza. pittore giovanissimo di formazione accademica, appartenente al filone dell’Iperrealismo. Come gli Iperrealisti, Tagliaferro rifiuta la realtà, proponendone una riproduzione meccanica, spesso a partire dalla sua immagine fotografica ingrandita.
Giovane studente dell’Accademia Cignaroli di Verona, dipinge ormai da dieci anni e ha scelto una pittura di tipo Iperrealista. Le nature morte balzano ingrandite verso di noi e si affidano a una perfezione formale di sapore fotografico.
Durante la mia produzione artistica, oltre alle nature morte, ho anche la passione per i ritratti. Il mio primo ritratto lo dipinsi nel 1998, fu il mio autoritratto, che fu esposto alla mostra di fine anno scolastico, insieme alle altre opere dei miei compagni di scuola alla Basilica Palladiana in piazza dei Signori a Vicenza nel 2000.
Il mio percorso verso la ricerca sul tema dei giocattoli, partendo dalla natura morta ha una sua storia e la racconto in breve. Cercavo sempre di più una mia identità per entrare meglio nel mondo del mercato dell'arte.
La natura morta è stato il mio primo amore nella pittura osservando gli antichi maestri rinascimentali e fiamminghi, quando all età di 13 anni iniziai a conoscere la grande pittura,
Nel mio percorso artistico la scelta di rappresentare dei cani, risale a quando frequentavo l'Accademia di Belle Arti a Verona. Frequentavo il corso di anatomia artistica che per i primi due anni era centrata sull anatomia umana con disegno dal vivo della modella e studi sui muscoli e sulle ossa.